mercoledì 1 luglio 2009

Chi sono

Sono un ragazzo italiano, nato a Roma, sposato con una ragazza giapponese. Vivo in Italia. In Giappone mi reco periodicamente per vacanza, per andare a trovare i parenti, per sbrigare alcune faccende. Mi piace molto il Giappone, sin dalla prima volta che ci sono andato. Tutte le mie aspettative, il mio entusiasmo del primo viaggio sono stati ampliamente ripagati dalla realta' che ho trovato li', al punto di poter sicuramente affermare che ogni cosa e' risultata addirittura migliore, piu' grande, piu' affascinante di come l'avevo immaginata prima di andare.

Mi sono tuttavia, sin da subito, scontrato con alcuni aspetti della quotidianita' giapponese che inizialmente hanno costituito un problema per me, un ostacolo che non ero preparato ad affrontare e che non attendevo. Ho rischiato di frenare quello slancio con cui mi ero avvicinato al Giappone, ponendo in crisi i miei valori nel momento in cui mi sono accorto di quante differenze c'erano tra le due culture, la nostra e la loro. Ho rischiato di non superare la prova, di non reggere alla diversita', di non accettare talune contraddizioni che stavano cambiando l'idea che inizialmente mi ero fatto di quel posto.

Fortunamente mi sono adattato, ho concesso spazio a quanto pensavo non mi appartenesse e, grazie a questo, sono arrivato ad apprezzare il Giappone ancor di piu'. E' tuttora un processo aperto, tante cose sono ancora da valutare. Avro' piacere di condividere questo ragionamento con chi vorra' esplorare insieme a me il territorio. Non troverete foto su di me in questo blog: non cerco popolarita' ne' modi di mettermi in mostra.

domenica 28 giugno 2009

Il proposito

Questo blog vuole rappresentare una rottura dagli schemi tradizionali dei blogger sul Giappone, che alimentano una copiosa produzione di articoli per gli amanti del Paese del Sol Levante, comunita' di persone che mettono a disposizione con grande impegno le loro esperienze di viaggio e di vita all'estero per chi altrettanto desidera recarsi in Asia oppure documentarsi su una terra sognata a distanza.

Ai blogger che, con estrema dedizione e fatica, contribuiscono a divulgare e portare a conoscenza degli utenti della rete aspetti di un mondo cosi' lontano ed ancora poco dibattuto, proprio ad essi va tutto il mio rispetto.
Grazie a loro ed alla serieta' spesso dimostrata e' possibile raccogliere tutta una serie di informazioni sul Giappone, che sicuramente superano di gran lunga quello che normalmente ci viene comunicato in Italia dai gestori dei media, per semplice constatazione.

Sulle nostre televisioni, poche volte all'anno, scorrono immagini di repertorio delle vie centrali di Tokyo o del quartiere Gion a Kyoto mentre commenti audio descrivono qualche fatto di attualita' in corso, che puo' destare l'interesse del telespettatore: un raro episodio di rilevanza internazionale tratto dalla politica locale, un evento commemorativo legato al mondo dei manga o degli anime, un'innovazione tecnologica, una proposta di viaggio in estremo oriente tra modernita' e passato.

Nelle pagine dei blog, invece, pullulano notizie sui quartieri piu' interessanti delle metropoli giapponesi, sulle localita' piu' amene ancora vicine alle tradizioni profonde di quel popolo, sulle mode del momento dei giovani, sul cibo, sull'arte, sulle estrosita' e stranezze dei costumi di un'intera nazione che viene analizzata attraverso reportage fotografici e riprese video di viaggiatori giunti da lontano, carichi di curiosita' e di interessi, chi solo di passaggio e chi intenzionato a restare ed andare in profondita'.

Eppure, aldila' di ogni riferimento ad otaku, manga, shinkansen, garu, idol, ben oltre la ricerca di anime, Akihabara, Tokyo, onsen, sushi, sashimi, oltre a tutto questo, che cosa puo' arrivare invece a comunicare agli animi della gente il senso vero di trovarsi in Giappone, non come semplici osservatori, ma come persone che, anche dopo una breve visita, tornati a casa, hanno compreso il senso di quello che rimane li', tutti i giorni, e manda avanti una Nazione che non puo' solo essere ricondotta esclusivamente a pochi aspetti esteriori legati alla tecnologia, al costume o alla cucina?

E' oppurtuno volgere lo sguardo anche a tutto quello che solitamente viene omesso o non viene notato, evitando che siano sempre pochi semplici argomenti ad essere amplificati dai canali di informazione, che finiscono per coinvolgere la fantasia e la curiosita' della gente solo per alimentare un'idea parziale ma ai loro occhi perfetta di quello che ascoltano o vedono. Guardare oltre significhera' voler conoscere anche aspetti difficili da comprendere o da immaginare, che potranno essere in conflitto con quello che si sa o si pensa di sapere e che faranno nascer qualche dubbio in chi ritiene di essere gia' abbastanza informato. Il risultato potra' anche essere quello di apprezzare ancor di piu' il Giappone, una volta svelato quel lato mancante, di cui molti ignorano addirittura l'esistenza.